Parole del lunedì, 25 marzo 2024

Sono giorni intensi, quelli che seguono l’uscita di un libro. L’attenzione viene attirata soprattutto dalle cose da fare per promuoverlo, e il caso di “The Jesuits. A Thematic History” è per me nuovo, addirittura unico, in quanto per la prima volta mi occupo in prima persona della promozione di un libro uscito all’estero: ci sono i contatti con la casa editrice, le possibili presentazioni da organizzare per il tempo in cui sarò di nuovo negli Stati Uniti (ma è assai probabile che ci saranno delle occasioni anche in altri luoghi), gli articoli da scrivere per raccontarlo, le mail di colleghi e interessati. E capita poi che in agenda ci siano altri impegni e altre scadenze da rispettare, affrontati però con una certa dose di serenità ed entusiasmo, dati dalla possibilità di vedere la concretezza di un lavoro stimolante, per quanto lungo e faticoso.

Parole di altra storia

Ho letto un romanzo storico, Shogun, libro di James Clavell niente affatto nuovo (è del 1975) ma che è entrato nel mio radar grazie alla serie televisiva lanciata di recente da Disney+. È un libro davvero lungo (1053 pagine nell’edizione che ho preso in prestito dalla biblioteca digitale trentina), ma che si legge con piacere. Perché? Perché ha una efficacissima capacità descrittiva, una trama avvincente, una magistrale costruzione dei personaggi e perché racconta con eccellente competenza un periodo storico e un luogo di sicuro fascino, come è il Giappone del 1600, visto attraverso gli occhi di un marinaio inglese che sull’arcipelago nipponico approda in seguito a un naufragio. Il perché questo libro sia bello lo potete leggere in maniera più dettagliata qui. La serie non l’ho vista.

Di un romanzo storico potrebbe essere protagonista il gesuita Paolo Segneri, un predicatore che nasce poco più di vent’anni dopo le vicende narrate in Shogun e che nel corso della sua intensa vita incrocia i sentieri di molti potenti del XVII secolo italiano. La storia è piena di belle storie, pure se raccontarle non è facile. Di Segneri traccia un bel ritratto il giornalista di Avvenire Filippo Rizzi e lo potete leggere qui.

Parole da giornalista

Si sono in questa settimana concentrati tre articoli del lavoro da giornalista. Il primo, dedicato alla presentazione del mio libro l’ho scritto per un periodico brasiliano: lo potete leggere qui, mentre la traduzione già l’ho pubblicata sul sito. Il secondo è stato pensato in occasione della giornata mondiale dell’acqua e lo trovate qui. Il terzo invece riflette su digiuno, astinenza e fake news in quaresima, lo ha pubblicato il quotidiano “Il T” e lo troverete tra qualche giorno in questo sito.